Nel 1963, l’incontro con il campione del passato Gino Bartali, fraterno amico di Toni Pessot, e la vista delle colorate maglie testimonianza di memorabili imprese, raccolte nella celebre Taverna, animarono il desiderio dell’allora ventunenne Gianni Biz di portare Caneva nell’Olimpo del ciclismo.
Tino Chiaradia è da subito spalla insostituibile e prezioso collaboratore. Assieme a un gruppo di amici sportivi viene convocata l’assemblea che porterà alla prima affiliazione del Gruppo Sportivo Gai Caneva.
A ferragosto dell’anno seguente la prima gara organizzata. Nel sessantacinque si inizia con l’attività agonistica. Tre esordienti, altrettanti allievi. Nel sessantasei l’abbinamento col mobilificio Casagrande segna l’ingresso ufficiale nel ciclismo.